Studio australiano boccia l’omeopatia. Bernardini (Siomi): diatriba infinita.

Non vi sono evidenze affidabili che l’omeopatia sia efficace per trattare condizioni di salute» A questa conclusione è giunto un’analisi del National Health and Medical Research Council (Nhmrc), in Australia che ha incaricato un comitato di esperti medici di passare al vaglio studi sistematici sull’omeopatia e rapporti governativi, riguardanti 68 diverse condizioni di salute fra cui asma, eczema, dolore lombare, nausea, depressione, malaria, colera, Hiv e tossicodipendenze. L’analisi ha portato a concludere che l’omeopatia non è più efficace di un placebo; non vi sono evidenze affidabili che possa curare patologie e che le persone che scelgono l’omeopatia invece di un trattamento convenzionale provato, mettono a rischio la propria salute se respingono o ritardano terapie basate sull’evidenza, a favore di trattamenti omeopatici. Risultati che hanno acceso subito un vasto dibattito. «Ovviamente conosciamo l’effetto placebo. Sappiamo che molte malattie per loro natura sono di breve durata e l’organismo stesso le cura, quindi è molto facile cadere nella trappola secondo cui poiché il paziente ha fatto A, ne segue B», ha detto l’immunologo John Dwyer, dell’Università del Nuovo Galles del sud, cofondatore dell’osservatorio Friends of Science in Medicine. «Le conclusioni del Nhmrc sono particolarmente importanti in materia di vaccinazioni – ha aggiunto – alla luce di asserzioni pericolosamente fuorvianti di omeopati secondo cui i loro “vaccini” possono essere sostituiti in modo sicuro alle preparazioni standard, scientificamente convalidate». Sul fronte nostrano Simonetta Bernardini, Presidente della Siomi (Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata) parla di «diatriba infinita». «Per me che sono abituata a leggere come direttore scientifico di Omeopatia33 tutti i lavori di ricerca che dimostrano gli effetti favorevoli dell’omeopatia» spiega Bernardini «oppure studi incontrovertibili che dimostrano l’attività diversa dal placebo di diluizioni omeopatiche finanche sui geni delle cellule viene da pensare che si vede quel che si vuole vedere evitando di leggere lavori di ricerca che ci farebbero vedere altre cose». Per il presidente di Siomi al limite il problema sta nella professionalità di chi la pratica. «Ad esempio in Australia a prescrivere i medicinali omeopatici non sono solo medici e questo è sbagliato e può mettere a rischio la salute dei cittadini» conclude.

Doctor33
Marco Malagutti